Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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VENERDI' 4 DICEMBRE 2015
ORE 21,30
PALAMARE DI PRA' - GENOVA PRA'
PRESENTAZIONE DEL DISCO E READING
MEMORIE RITROVATE - Prologo
di ANDREA SIGONA


Domenica 6 dicembre 2015
Commemorazione dell'eccidio 
dell'Olivetta a Portofino

SABATO 5 DICEMBRE 2015
ORE 10,30

Intitolazione del piazzale di fronte alla piscina "I Delfini" Genova Pra'
alla staffetta partigiana

VINCENZINA BOZZO "CLAUDIA"



VENERDI' 4 DICEMBRE
ORE 21,30
PALAMARE DI PRA' - FASCIA DI RISPETTO GENOVA PRA'

INGRESSO LIBERO

ANDREA SIGONA - cantautore e narratore indipendente

presenta

MEMORIE RITROVATE - prologo


Il sacrario di Affile: Anpi ammessa tra le parti civili. La medaglia al fascista sarà ritirata

Due notizie positive sul fronte dell'antifascismo.

La prima: nel procedimento penale relativo alla vicenda del sacrario dedicato a Rodolfo Graziani, ad Affile, in corso davanti al Tribunale di Tivoli, l'ANPI ha chiesto di costituirsi parte civile. Ed ora, con un'ordinanza del Tribunale, la partecipazione dell'ANPI al processo come parte civile, è stata ammessa (l'unica Associazione o Ente ammesso) con una motivazione che parla da sola: “L'ANPI è un'Associazione il cui scopo, fissato dall'allegato Atto costitutivo e Statuto, è rappresentato dal riunire tutti coloro che hanno partecipato alla guerra partigiana contro il fascismo e dalla tutela dell'onore partigiano, contro ogni forma di vilipendio e di speculazione. Dunque l'ANPI è un'Associazione portatrice di un interesse giuridicamente rilevante, coincidente con lo scopo specifico ed esclusivo dell'ente la cui identità è stata lesa dal reato per cui è processo e pertanto legittimata a costituirsi parte civile”. 
Non occorrono commenti; questa ordinanza coincide pienamente con quelle emesse da diversi Tribunali militari che si occupavano delle stragi nazifasciste e nei quali l'ANPI si era costituita parte civile ed era stata ammessa, col pieno riconoscimento della sua legittimazione.

La seconda: si è avuta notizia che il procedimento relativo al conferimento (illegittimo) della medaglia ad un fascista repubblichino, si sta avviando alla conclusione, nel senso dell'annullamento del provvedimento originario per l'accertata inesistenza dei presupposti necessari per il riconoscimento di quella benemerenza; e ciò su parere sostanzialmente conforme della Procura militare di Roma.
Anche questa è una buona notizia, anche se mi sembra che stia passando troppo tempo per arrivare a concludere ciò che per noi è stato pacifico fin dall'inizio: quel riconoscimento, previsto dalla legge sulla “Giornata del ricordo” non poteva e non può essere concesso ad un soggetto che ha militato, operato e combattuto nella sedicente Repubblica di Salò.

Confidiamo che veda finalmente la luce, ed a breve, un provvedimento definitivo e prosegua anche la verifica su altri riconoscimenti del genere, dall'ANPI messi in discussione con un documento, ormai datato, indirizzato alla stessa Presidenza del Consiglio.
FONTE. A.N.P.I. NAZIONALE
TESSERAMENTO 2016


La solidarietà dell'Anpi alla Francia

14 Novembre 2015

In apertura del Convegno sui "Gruppi di Difesa della Donna", in svolgimento oggi 14 novembre a Torino, il presidente nazionale dell'ANPI, Carlo Smuraglia, ha espresso la solidarietà di tutta l'Associazione alla Francia, ai parenti delle vittime dell'ignobile attacco terroristico e ai feriti.
"Oggi più che mai - ha sottolineato - occorre una forte unità europea e mondiale per rispondere a questo ennesimo massacro. Non bastano interventi militari, occorre una profonda e comune riflessione. Una stagione di grande responsabilità collettiva, di ognuno. Una rinnovata resistenza contro l'orrore."

Il caso Servello: la ferita resta aperta

3 Novembre 2015

Il caso Servello è una ferita che resta aperta.
Questa la risposta che ANPI e ANED hanno dato al presidente del Consiglio Comunale di Milano, Basilio Rizzo, in merito al suo intervento pronunciato durante la cerimonia di iscrizione al Famedio di Franco Servello che - ricordiamo - è stato dirigente del Msi e dichiarato ammiratore del regime fascista .
Questa la lettera inviata a Basilio Rizzo e per conoscenza al sindaco Giuliano Pisapia, da Roberto Cenati, presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano e da Leonardo Visco Gilardi, presidente ANED Milano.
"Abbiamo letto con attenzione l'intervento di Basilio Rizzo nel corso della cerimonia di iscrizione al Famedio dei cittadini che hanno dato lustro a Milano. Nel suo intervento il Presidente del Consiglio Comunale ha sostenuto che “nessun revisionismo è possibile, nessuna equiparazione tra chi è stato dalla parte giusta e chi è stato dalla parte sbagliata, quella della dittatura nazifascista. È la storia che non lo consente, una storia chiusa in modo definitivo settant'anni fa, il 25 aprile.”
Dopo questa premessa il Presidente del Consiglio Comunale ha concluso affermando che “Milano ha le radici ben piantate in quella storia”...“in una logica sempre di inclusione”.
La risposta non ci soddisfa perché elude il nodo del nostro dissenso: il fatto che Franco Servello non ha mai disconosciuto il fascismo. Pur con tutto il rispetto per chi non c'è più, non vediamo coerenza fra il richiamo alla storia e l'iscrizione al Famedio: la “equiparazione” è purtroppo ormai un dato di fatto.
Infatti, cinicamente, c'é chi afferma che le parole passano ma l'iscrizione di Servello al Famedio resta. La spiegazione del perché e in virtù di quali meriti sia stato iscritto il nome di Franco Servello tra i cittadini che hanno dato lustro a Milano è mancata. Risulta più la conseguenza di una negoziazione consociativa che diventa devastante quando si abbandonano i principi fondativi della nostra democrazia, sanciti dalla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza.
Principi disattesi anche in occasione della manifestazione neofascista del 12 aprile 1973, promossa tra gli altri da Franco Servello e vietata dalla Questura di Milano che provocò l'uccisione della guardia di pubblica sicurezza Antonio Marino.
Ribadiamo quindi la nostra contrarietà a questo atto offensivo nei confronti di Milano, Città Medaglia d'Oro della Resistenza, e in contraddizione con la dichiarata sensibilità espressa dall'Amministrazione Comunale che ha posto, tra le priorità inserite nel suo programma, il valore dell'antifascismo.

FONTE: A.N.P.I. NAZIONALE
SABATO 7 NOVEMBRE 2015
ORE 10,30

INTITOLAZIONE DEI GIARDINI SOTTOSTANTI
VIA UNGARETTI ALLA STAFFETTA PARTIGIANA

TINA BERTOLOTTO "ALBA