Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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"Noi compagne di combattimento" 

14 Novembre 2015 / Torino

“NOI, COMPAGNE DI COMBATTIMENTO…”
I Gruppi di Difesa della Donna, 1943-1945.
Torino - Teatro Carignano - Piazza Carignano, 6.
Sabato 14 novembre 2015 - ore 9.30-17.00 -


Da un’idea del Coordinamento donne ANPI.
Promossa dall'Anpi col patrocinio della Città di Torino, della Regione Piemonte, del Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana.
Nell'ambito del convegno, venerdì 13 novembre, alle ore 12, in via Pedrott i 5 (CGIL), inaugurazione dell a mostra “AL TABÁCHI” realizz ata da ’UDI di Rave nna.
Interventi:
LAURA ORLANDINI - Ricercatrice
ENRICA VALFRÈ - Segretaria generale CGIL Torino.

Vedi allegato.

Programma del convegno
“NOI, COMPAGNE DI COMBATTIMENTO…”
Ore 9.30 - Coordina Maria Grazia Sestero - Vice Presidente ANPI Provinciale Torino.Saluti istituzionali:
Piero Fassino - Sindaco di Torino;
Sergio Chiamparino - Presidente della Regione Piemonte;
Nino Boeti - Presidente del Comitato della Regione Piemonte per l’aff ermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblicana.

Introduzione
Marisa Ombra - Vice Presidente Nazionale ANPI.
Relazioni
Anna Bravo - Storica, Università di Torino - “Cittadine: un nuovo inizio”.
Dianella Gagliani - Storica, Università di Bologna - “Coraggio, responsabilità, giustizia”.

Spettacolo teatrale
“Libere e resistenti” promosso dallo SPI-CGIL di Torino.Ore 13.00 - 14.00 pausa.

Ore 14.00 - Coordina Monica Minnozzi - Responsabile Coordinamento donne ANPI.

Relazioni
Barbara Berruti - ISTORETO e Luciana Ziruolo - ISRAL “Le carte dei Gruppi di Difesa della Donna: un archivio da ritrovare nell'Italia partigiana”
Vittoria Tola - Dirigente Nazionale UDI - “Dalla Resistenza a protagoniste della Repubblica”, Testimonianza di Maria Maddalena Brunero - Vice Presidente CIF ed ex componente dei Gruppi di Difesa della Donna.Interventi
Conclusioni
Carlo Smuraglia - Presidente Nazionale ANPI.
È prevista, nel corso del convegno, la proiezione in anteprima di un estratto del film "Nome di battaglia Lilia" del regista Daniele Segre.

FONTE: A.N.P.I. NAZIONALE

Lutto per l'Anpi: Tino Casali ci ha lasciato

29 Ottobre 2015

Lutto per l'Anpi. Tino Casali ci ha lasciato.
"Abbiamo appreso, con profondo dolore e commozione, della scomparsa di Tino Casali, partigiano, figura centrale nella vita dell’ANPI e dell’antifascismo italiano".
Inizia così il testo di cordoglio della Presidenza e della segreteria nazionale dell'Anpi.
"Nato a Milano il 25 aprile 1920, dopo l'8 settembre 1943, col nome August Colombanì, si batte con il maquis - il movimento di Resistenza e liberazione nazionale francese - nel Vaar-Collebrieres. Rientrato in Italia all'inizio del 1944,"Tino" (che sarà il suo nome di battaglia per tutta la Guerra di Liberazione), partecipa all'organizzazione dei GAP nel capoluogo lombardo. Nella primavera del 1944 si sposta nell'Oltrepò pavese. Prima comandante del Battaglione "Cosenz", poi commissario della Brigata "Casotti", "Tino" alla vigilia dell'insurrezione è il commissario della Divisione d'assalto "Antonio Gramsci". Questa formazione di montagna sarà una delle protagoniste della Liberazione di Milano. Tino Casali è tra i fondatori, con Arrigo Boldrini e altri, dell’ANPI. Ne presiederà prima il Comitato Provinciale, per oltre mezzo secolo, e poi il Comitato nazionale dal 2006 al 2009. Figura di spicco della Milano democratica, ha rappresentato un saldo timone degli ideali e dei principi della Resistenza promuovendoli e presidiandoli in ogni sede, con la generosità, la forza di volontà e l’intelligenza politica che lo hanno sempre contraddistinto. Perdiamo con Tino, l’ennesimo e prezioso testimone di una decisiva stagione di libertà e fecondo amor di patria. Terremo alto il suo esempio e la sua lezione di vita e futuro: coerenza, responsabilità, passione civile. L’ANPI nazionale è vicina alla moglie Isa e agli amici e ai compagni che per tanti anni hanno condiviso con lui idee e battaglie".
Programma
Venerdì 30 ottobre, dalle ore 14,30 a Milano, nella Casa della Memoria in via Federico Confalonieri 14, verrà allestita la Camera Ardente.
Seguiranno, le orazioni commemorative.

Anpi Milano invita le organizzazioni di base a partecipare con le bandiere dell'Associazione listate a lutto.

FONTE: A.N.P.I. NAZIONALE

ZAGREBELSKY: RIFORMATORI QUESTI? NO, ESECUTORI DI PROGETTI ALTRUI
di

Ave­vamo chie­sto al pro­fes­sor Gustavo Zagre­bel­sky di sot­to­scri­vere l’articolo che abbiamo pub­bli­cato ieri con le firme di sei tra i più auto­re­voli costi­tu­zio­na­li­sti ita­liani, e che ripub­bli­chiamo oggi.
Zagre­bel­sky ha pre­fe­rito non fir­mare, ma ha aggiunto delle moti­va­zioni che rite­niamo valga la pena far cono­scere – con il suo con­senso — ai nostri lettori.
«Dopo averci pen­sato, ho deciso di non fir­mare, non per­ché non sia d’accordo sugli argo­menti, pro­po­sti all’attenzione dei respon­sa­bili della riforma.
La ragione — sostiene l’ex pre­si­dente della Corte costi­tu­zio­nale – è un’altra: la totale irri­le­vanza dell’invito alla rifles­sione presso chi si appella sem­pli­ce­mente all’argomento della forza.
Una delle espres­sioni più ricor­renti, in que­sto tempo di auto­ri­ta­ri­smo non solo stri­sciante ma addi­rit­tura con­cla­mato come virtù, è «abbiamo i voti», «abbiamo i numeri». Una con­ce­zione della demo­cra­zia da scuola ele­men­tare! Dun­que, che cosa serve discu­tere? Un bel nulla.
Oltre­tutto, ho l’impressione che i nostri rifor­ma­tori, tronfi dei loro numeri rac­co­gli­ticci in un con­sesso che ha rag­giunto il grado più basso di cre­di­bi­lità, non agi­scano in libertà, ma come ese­cu­tori di pro­getti che li sovra­stano, di cui hanno accet­tato di farsi pas­sivi e arro­ganti ese­cu­tori in nome di inte­ressi o poco chiari, o indi­ci­bili ch’essi rias­su­mono nel ridi­colo nome di «gover­na­bi­lità»: parola di cui non cono­scono nem­meno il significato.
Non dis­sento nel merito, ma sono certo della totale inef­fi­ca­cia dell’invito al con­fronto. Mi astengo, dun­que, dal fir­mare — con­clude Zagre­bel­sky -, i tempi dell’impegno ver­ranno quando saranno chia­mati i cit­ta­dini a espri­mersi, saranno duri e immi­nenti. Allora sarà un’altra storia».
il manifesto, 14 ottobre 2015

FONTE:

http://www.libertaegiustizia.it/2015/10/14/zagrebelsky-riformatori-questi-no-esecutori-di-progetti-altrui/

Napolitano e Verdini: non ci fate paura
di

Manca poco, oramai, al voto decisivo sullo sgorbio costituzionale che il governo chiama “riforma” della Costituzione del ’48.
Il ministro Boschi, modestamente, ha messo le mani avanti affermando che “Il padre della riforma è Giorgio Napolitano”. E già si annuncia uno storico intervento in aula del senatore a vita e padre costituente, facente le veci anche del presidente della Repubblica che tace e forse si vergogna. Sarà difficile però a Giorgio Napolitano evitare l’ applauso commosso del suo partner, Denis Verdini che con i suoi “fratelli” (alcuni dei quali noti soprattutto per una loro indecente propensione al sessismo) ha salvato capra e cavoli, acquistando benemerenze che solo in futuro conosceremo.
Eccoci qua: il Parlamento dichiarato illegittimo dalla Consulta, un capo del governo che non ha mai partecipato ad una elezione politica presentando un suo programma elettorale, un documento della J.P.Morgan indicativo delle richieste della Finanza che conta e una truppa di senatori convinti all’ultimo istante hanno cancellato l’impianto parlamentare della Costituzione, incidendo pesantemente anche sulla prima parte.
Su una cosa però non possiamo non concordare con la Boschi: e cioè che il vero “padre” sia Napolitano, con i suoi messaggi di fine d’anno, i suoi due messaggi di investitura, il suo operare da grand commis, i governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Possiamo chiederci perché l’abbia fatto, di abolire e mortificare fino a questo punto una delle due Camere previste dal nostro sistema istituzionale. Non certo per modificare il bicameralismo perfetto, obiettivo che con ben altre soluzioni, tutte dignitose, poteva ottenere. E allora?
C’è purtroppo qualcosa che suona come una rivincita, una sorta di ripicca nell’atteggiamento dell’ex presidente. Qualcosa che riguarda lui e la sua storia di fervente comunista prima e poi di craxiano tenuto a freno da uno partito che non era ancora di destra come lui. C’è una voglia di vendetta che viene da lontano. E soprattutto non c’è niente di quello spirito repubblicano e liberale che molti vorrebbero accreditarsi.
Ma dove è lo spirito della Costituente in questi personaggi da commedia? Dove sono finite le lezioni di rispetto delle minoranze, di ascolto dei cittadini, di disponibilità al dialogo, di preoccupazione per i contrappesi che la nostra sempre fragile democrazia richiede a salvaguardia, per i tempi peggiori. E che i padri della patria avevano ritenuto essenziali nello stabilire  i diritti e i doveri del popolo italiano finalmente libero…
No, senatore a vita Napolitano: lei sarà con Verdini il “padre” di questo sgorbio e noi dobbiamo solo sperare che non debba pentirsene.
Il governo sta già facendo la sua campagna per il referendum. Invade ogni trasmissione Rai e i grandi giornali.  Per fortuna ce ne sono di meno grandi, ma più attenti e più democratici.La società civile si sta organizzando, nonostante le “minacce” e i “veti” più o meno espliciti che volano nell’aria. Non sarà una passeggiata, ma dobbiamo essere pronti: molti  di noi non oserebbero più guardarsi allo specchio, se mettessimo la testa sotto la sabbia per paura.
Il governo non ci fa paura. E soprattutto non ci fate paura voi, padri costituenti, Napolitano e Verdini.

FONTE:
http://www.libertaegiustizia.it/2015/10/14/napolitano-e-verdini-non-ci-fate-paura/


Il Senato come un trofeo?

13 Ottobre 2015

Nel pomeriggio di oggi, martedì 13 ottobre, dovrebbe esserci il voto finale sul disegno di legge di “Riforma del Senato”.
E penso che ci sarà senz’altro, perché ormai i numeri ci sono, essendo venuta meno la dissidenza all’interno del PD ed essendoci comunque il benevolo aiuto dei verdiniani. Un altro “trofeo” per il Governo renziano?
Ho già scritto alcune riflessioni nel
numero 176 della News, a questo proposito. Mi permetto di aggiungere poche considerazioni:
1) non è finita, perché il Disegno di Legge deve tornare alla Camera e forse subire altre letture, di cui le ultime, a maggioranza assoluta dei componenti. Sarà interessante vedere se ci sarà questa maggioranza, e come risulterà composta;
2) su un punto importante, c’è stato un rinvio ad una Legge ordinaria; vogliamo vederla oppure no?
3) c’è poco da giubilare, comunque, per il “trofeo”. Bisognerebbe farsi venire, piuttosto, un dubbio serio, se non si tratti, non di una modifica ad alcune norme della Carta costituzionale, ma di un vero stravolgimento del modello istituzionale e culturale disegnato dal legislatore costituente. Uno stravolgimento tanto più grave in quanto si unisce ad una legge elettorale anticostituzionale e anti democratica;
4) se qualcuno vuole festeggiare la riduzione di uno spazio di rappresentanza e dunque di democrazia, è libero di farlo, ma forse farebbe bene a meditare su ciò che questo significa in un Paese dotato di una Costituzione profondamente democratica. Per il resto, rinvio alle osservazioni che ho fatto, appunto, nel numero 176 della News e ribadisco che è nostro dovere informare e chiarire ai cittadini il significato ed i contenuti di questa riforma. Lo faremo con costanza e con fermezza e con tutti gli strumenti di cui disponiamo, se non altro perché è proprio al cittadino che, con ogni probabilità, spetterà l’ultima parola.

Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell'Anpi
SABATO 24 OTTOBRE 2015

CERIMONIA PER L'INTITOLAZIONE
DELLA SEZIONE DI SAN FRUTTUOSO - GENOVA
(Via Terralba 4r)

AL PARTIGIANO

GIOVANNI PONTA "GIANNI"


dalle 19,00 apericena;

apriranno la serata il coro degli
SCARIOLANTI
con il loro spettacolo "Canti Resistenti"




PRESIDIO ANTIFASCISTA

Domani 5 ottobre 2015 ore 16,30 presidio in piazza Masnata a Genova Sampierdarena, a fronte dell'imbrattamento della lapide dei caduti partigiani. Si prega, chi può, di essere presente.

masnata_web



 Sabato 10 ottobre
ore 10,30
intitolazione dei Giardini di Villa Fiammetta
(Via Pieve di Teco - Genova Pra')
alla staffetta partigiana praese
ANTONIETTA VIGNOLO "TONIA"